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FISIOTERAPIA

La tecarterapia: che cos’è

La tecarterapia (o semplicemente tecar, da Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una terapia molto diffusa nell’ambito fisioterapico. Si tratta di una termoterapia endogena, cioè che induce la produzione di calore all’interno del tessuto sottoposto al trattamento. Il calore attiva a sua volta i meccanismi rigenerativi e antinfiammatori già presenti naturalmente nell’organismo. È quindi una terapia che, in certo senso, incoraggia il corpo a guarire “da solo”.

La produzione di calore all’interno del tessuto è ciò che caratterizza la tecarterapia rispetto ad altre tecniche strumentali, che sfruttano il calore prodotto da una sorgente esterna. La tecar, invece, aumenta la vasodilatazione nella zona trattata, determinando un aumento dell’afflusso di sangue e di conseguenza un rialzo della temperatura. Questo contribuisce naturalmente anche a velocizzare la guarigione del paziente: alcuni studi scientifici dimostrano, infatti, che l’uso della tecar può ridurre sensibilmente i tempi di recupero e in alcuni casi anche dimezzarli. Ed è questo uno dei motivi che giustifica il suo largo impiego in fisioterapia, anche in abbinamento con altre pratiche come la massoterapia, per velocizzare la ripresa dell’attività nel paziente.

La tecarterapia: a cosa serve

La tecarterapia è indicata in particolar modo per:

  • Velocizzare il recupero dopo un trauma
  • Alleviare stati dolorosi acuti o cronici
  • Affrontare patologie osteo-articolari e muscolari
  • Favorire il recupero dopo un intervento chirurgico


Il riscaldamento endogeno prodotto dalla tecarterapia agisce infatti a diversi livelli:

  • Aumenta la circolazione sanguigna
  • Favorisce il drenaggio linfatico
  • Accelera il metabolismo cellulare
  • Produce un rilassamento muscolare

La tecarterapia e i massaggi terapeutici

In particolari situazioni, può rivelarsi particolarmente efficace un percorso fisioterapico in cui la tecarterapia viene utilizzata come ausilio alla massoterapia. Il calore prodotto attraverso la tecar svolge, infatti, un’azione analgesica che attenua i suoi dolori, favorendo in questo modo anche il lavoro del terapista. La tecarterapia è, infatti, un trattamento completamente indolore e non invasivo che, inoltre, ha un effetto rilassante sul paziente. Questo agevola anche il terapista che, durante il trattamento con la tecarterapia, può effettuare massaggi e far eseguire dei semplici esercizi al paziente.

La tecarterapia: come si svolge

fisioterapia tecarterapia seduta in studio

In studio con il fisioterapista

La tecarterapia genera calore attraverso il richiamo nella zona da trattare di cariche elettriche presenti nei tessuti sotto forma di ioni. Questo “movimento” crea una vasodilatazione locale che aumenta l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti e determina un aumento delle reazioni metaboliche. Questa stimolazione cellulare innesca a sua volta i naturali processi riparativi dell’organismo.

Quando utilizza la tecar, il terapista riesce a ottenere una distribuzione di calore mirata e omogenea nella parte da trattare e può regolarne l’intensità. Questo è un grosso vantaggio perché in questo modo ha la possibilità di agire con precisione nella parte interessata dal problema a diversi livelli di profondità.

La tecarterapia può essere applicata infatti in due modi:
in maniera capacitiva, generando una stimolazione in superficie
in maniera resistiva, generando una stimolazione in profondità

In palestra di riabilitazione

Per ottenere dei benefici migliori e più duraturi, è utile che la tecarterapia sia accompagnata anche da un lavoro in palestra di riabilitazione. Naturalmente gli esercizi che il paziente dovrà svolgere dipenderanno dal tipo di problematica presente e anche dalla fase in cui si trova: acuta, sub-acuta o cronica. In linea generale, gli esercizi saranno mirati al rinforzo della muscolatura e della mobilità articolare. In seguito saranno inseriti esercizi più complessi di propriocezione.

Se hai ancora un momento, vogliamo raccontarti una storia

Il male alla spalla

dell’instancabile Paolo

Paolo è un ex preside di un liceo. Ha raggiunto da pochissimo il traguardo dei 70 anni e si gode il meritato riposto. O meglio, potrebbe. Paolo, infatti, è instancabile e a riposare non pensa affatto. La sua più grande passione è il giardino di casa: c’è sempre qualche pianta da potare, la siepe da accorciare, il giardino da rasare. Da un po’ di tempo però Paolo sente un dolore abbastanza intenso alla spalla. Già in passato gli ha dato problemi ma ora il dolore si ripresenta, anche di notte e più forte di prima. Paolo va dal suo medico di base che, prima di ricorrere a una terapia farmacologica, gli suggerisce di rivolgersi a noi. Quando viene nel nostro centro, ascoltiamo il suo problema e lo indirizziamo da uno dei nostri medici specialisti, che effettua un’ecografia muscolo tendinea. Per una diagnosi più precisa, lo specialista consiglia a Paolo di sottoporsi anche una risonanza magnetica. Occupandoci noi della prenotazione, Paolo riesce a eseguirla nel giro di qualche giorno e il medico, grazie al secondo esame, individua con chiarezza una tendinite alla cuffia dei rotatori. Seguendo la prescrizione dello specialista, Paolo si sottopone a un ciclo di 10 sedute di tecarterapia seguite da un ciclo di sedute di rieducazione funzionale. Inizialmente le sedute sono ravvicinate, poi la frequenza diminuisce. Dopo la tecarterapia, Paolo lavora in palestra di riabilitazione, eseguendo soprattutto esercizi di rinforzo muscolare e mobilità articolare.

Per risolvere il problema di Paolo abbiamo lavorato in questo modo:

Valutazione

Abbiamo fissato un appuntamento con uno dei nostri medici specialisti per sottoporre Paolo a esami strumentali da cui è emersa la tendinite alla cuffia dei rotatori.

Obiettivi

Grazie all’esame compiuto e al consulto del nostro specialista, abbiamo definito le modalità e la durata del percorso riabilitativo di Paolo.

Percorso

Paolo si è sottoposto a sedute di tecarterapia molto ravvicinate che via via sono diventate meno frequenti e ha svolto attività nella palestra di riabilitazione.

Follow-up

Al termine del percorso riabilitativo, abbiamo indicato a Paolo degli esercizi da svolgere a casa utili per mantenere la mobilità e il tono muscolare e curare un’adeguata igiene posturale.

Valutazione

Abbiamo fissato un appuntamento con uno dei nostri medici specialisti per sottoporre Paolo a esami strumentali da cui è emersa la tendinite alla cuffia dei rotatori.

Obiettivi

Grazie all’esame compiuto e al consulto del nostro specialista, abbiamo definito le modalità e la durata del percorso riabilitativo di Paolo.

Percorso

Paolo si è sottoposto a sedute di tecarterapia molto ravvicinate che via via sono diventate meno frequenti e ha svolto attività nella palestra di riabilitazione.

Follow-up

Al termine del percorso riabilitativo, abbiamo indicato a Paolo degli esercizi da svolgere a casa utili per mantenere la mobilità e il tono muscolare e curare un’adeguata igiene posturale.

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