FISIOTERAPIA
Il linfodrenaggio (detto anche drenaggio linfatico manuale) è una specifica tecnica di massaggio che agisce sul sistema linfatico, cioè su quell’articolata rete del nostro organismo predisposta al trasporto dei liquidi interstiziali e della linfa. La linfa è un fluido che riempie gli spazi tra le cellule del nostro corpo e che “raccoglie” le sostanze di scarto e le conduce verso gli organi di depurazione.
In alcune circostanze si può verificare un malfunzionamento o un rallentamento del sistema linfatico. Il primo segnale è un senso di pesantezza, seguito solitamente da un gonfiore della parte interessata (il cosiddetto lindefedema).
Il massaggio linfodrenante agisce proprio sulle parti gonfie, per favorire il deflusso dai tessuti dei liquidi e della linfa in eccesso e ripristinare il regolare funzionamento del sistema linfatico.
La circolazione della linfa nel nostro organismo avviene attraverso l’azione meccanica dei muscoli. La contrazione e la decontrazione dei muscoli mette in movimento i fluidi, facendoli defluire dai tessuti verso i vasi linfatici ed evitando in questo modo il ristagno. Ecco perché il massaggio linfodrenante è ancora più efficace se accompagnato dall’attività sportiva in palestra.
Il massaggio linfodrenante è indicato in particolar modo per:
L’azione del massaggio linfodrenante agisce a diversi livelli:
Il drenaggio linfatico manuale è uno strumento molto efficace per affrontare le problematiche che possono verificarsi dopo un intervento chirurgico e, in particolare, dopo un intervento di mastectomia, cioè l’asportazione parziale o totale della mammella a causa della rimozione di un carcinoma.
Il linfedema al braccio è una delle conseguenze più frequenti dopo un intervento oncologico al seno che colpisce circa una donna su quattro, dato che lo svuotamento dei linfonodi del cavo ascellare può causare un ristagno di linfa.
Per favorire il suo assorbimento, il linfodrenaggio è il principale approccio terapeutico, accompagnato anche da bendaggi e esercizi in palestra.
Il linfodrenaggio è un tecnica di massaggio che non interessa i muscoli ma solo i tessuti superficiali. Il terapista esegue manovre molto leggere e delicate simili a sfioramenti, che favoriscono la circolazione linfatica.
Per eseguire un drenaggio linfatico manuale si possono utilizzare tecniche differenti. Quelle più comuni sono la tecnica Vodder e quella di Leduc. La prima consiste in movimenti circolari, tocchi e lievi pressioni compiuti in maniera lenta e ripetitiva. Nella seconda il terapista esegue delle manovre per favorire il deflusso e il riassorbimento dei liquidi.
Il drenaggio linfatico manuale può essere abbinato ad altre tecniche e terapie come il bendaggio elastocompressivo, che è utile per facilitare lo svuotamento dei liquidi dalle zone più profonde.
In altre circostanze al linfodrenaggio si associa il linfotaping cioè l’applicazione di cerotti adesivi (Kinesio tape) sulla parte del corpo interessata. I cerotti creano spazio tra i tessuti e favoriscono così la circolazione linfatica. Sono utili, quindi, per prolungare e rafforzare l’effetto drenante del massaggio.
Il lavoro svolto in studio con il terapista (terapia passiva) ha una maggiore efficacia se è integrato anche da una serie di attività in palestra (terapia attiva). Al paziente vengono, quindi, assegnati delle serie di esercizi di ginnastica decongestiva (che interessano soprattutto gli arti inferiori e superiori), ma anche aerobici e di mobilità articolare per favorire il buon funzionamento del sistema linfatico e prevenire la formazione di nuovi ristagni.
Se hai ancora un momento, vogliamo raccontarti una storia
Il braccio gonfio
di nonna Anna
Anna ha 68 anni, è una maestra in pensione e ogni giorno ha la possibilità di godersi il suo adorato nipotino. È lei che lo accompagna in bici all’asilo tutte le mattine e che lo attende al pomeriggio all’uscita.
Anna è una donna felice perché, poco prima di diventare nonna, ha vinto un tumore al seno. Da allora si sottopone a controlli periodici e sta molto attenta ai segnali che le invia il suo corpo. Da qualche giorno, ad esempio, sente qualcosa di strano al braccio sinistro, proprio quello coinvolto nell’intervento. Un giorno si sveglia e lo trova gonfio e dolorante.
Decide allora di rivolgersi a noi. Conosciamo Anna dall’anno del suo intervento, da quando l’avevamo seguita per le cure fisioterapiche post operatorie. Capiamo subito che il braccio gonfio dipende da un ristagno linfatico e individuiamo nel linfodrenaggio la terapia ottimale. Anna esegue due sedute di drenaggio linfatico manuale a settimana. Nel suo caso, per velocizzare la scomparsa del linfedema, utilizziamo anche dei Kinesio tape. Il lavoro in studio è accompagnato da esercizi nella palestra di riabilitazione funzionale per ripristinare il buon funzionamento della circolazione linfatica degli arti superiori.
Dopo qualche settimana, il braccio sinistro di Anna non è più gonfio e il dolore è scomparso. Ad Anna vengono assegnati degli esercizi di ginnastica decongestiva da svolgere ogni giorno da sola e a casa.
Per risolvere il problema di Anna abbiamo lavorato in questo modo:
Abbiamo esaminato la sua documentazione. Anna è già stata una nostra paziente dopo l’intervento al seno e questo ci ha permesso di guadagnare tempo.
In accordo con la fisiatra che segue Anna da dopo l'intervento, abbiamo compreso la problematica e definito le modalità e la durata del suo percorso.
Per alcune settimane Anna si è sottoposta a sedute di linfodrenaggio per il riassorbimento del linfedema e ha svolto una moderata attività in palestra.
Al termine del suo percorso riabilitativo, abbiamo assegnato ad Anna degli esercizi di ginnastica decongestiva da svolgere ogni giorno a casa.
Abbiamo esaminato la sua documentazione. Anna è già stata una nostra paziente dopo l’intervento al seno e questo ci ha permesso di guadagnare tempo.
In accordo con la fisiatra che segue Anna da dopo l'intervento, abbiamo compreso la problematica e definito le modalità e la durata del suo percorso.
Per alcune settimane Anna si è sottoposta a sedute di linfodrenaggio per il riassorbimento del linfedema e ha svolto una moderata attività in palestra.
Al termine del suo percorso riabilitativo, abbiamo assegnato ad Anna degli esercizi di ginnastica decongestiva da svolgere ogni giorno a casa.
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Seguire il paziente con assoluta scrupolosità, dal suo arrivo in studio fino al termine del suo percorso. È questo il nostro modo di prenderci cura di te e della tua salute.
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